Caso Spanner

"Caso Spanner" è il nome generalmente usato per un caso giudiziario riguardante pratiche sadomasochiste svolte da un gruppo di feticisti omosessuali negli anni 1980 nel Regno Unito. Le accuse avanzate erano di procurate lesioni, in violazione delle sezioni 20 e 47 del Offences against the Person Act 1861. Sedici imputati furono ritenuti colpevoli nonostante tutti i praticanti fossero consenzienti. Il verdetto fu criticato aspramente da molti osservatori e dalle associazioni BDSM, ma fu comunque confermato dalla camera dei lord e in seguito anche nella corte Europea per i diritti dell'uomo.

Il procedimento porta nella letteratura anglosassone il nome R v Brown. I giornalisti però lo chiamarono "caso Spanner" dal nome dell'operazione di polizia che ha portato al processo. La polizia decise tale nome dopo che un agente disse che vedere i video delle sessioni sadomaso "era come sentire una chiave inglese (spanner) chiudersi sui propri testicoli"[1].

  1. ^ (EN) Richard Green, (Serious) Sadomasochism: A Protected Right of Privacy?, in Archives of Sexual Behavior, vol. 30, n. 5, 1º ottobre 2001, pp. 543-550, DOI:10.1023/A:1010295302496.

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